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Davvero interessante e sorprendente.
Per giungere...
Davvero interessante e sorprendente.
Per giungere a destinazione, in particolare per chi arriva da Pinerolo, si attraversa una strada secondaria tortuosa al limite della percorribilità (ma sicurissima, basta avere occhio e pelo sullo stomaco affamato) nel bel mezzo della natura selvaggia fra boschi, torrenti (il Lemina), animali notturni: l'ambientazione perfetta per girare un kolossal, Revenant de noantri.
Scherzi a parte, l'impressione di perdersi è davvero palpabile finché non appare lo stagliarsi di questa tranquilla residenza montana, enorme ma non esosa, dalle grandi vetrate. Improvvisamente, sembra davvero tutto un programma.
Tempo di parcheggiare, salire, acclimatarsi e ci si trova ad avere a che fare con un personale anch'esso di quelli che solo nei film... perché la cordialità basta, avanza, e ti entra nel cuore. Non possono non essere adorabili certi camerieri. Una realtà parallela? Non ancora, perché bisogna prima provare il fritto misto piemontese bagnato senza se né ma da un buon nebbiolo e allora il sogno è davvero giunto a buon punto. Dal flan di cardi con bagna cauda, ai fegatini, dai baci di dama ai bignè al semolino, tutto rigorosamente fritto. E il mix fra dolce e salato è davvero meritevole. Stop. Ripercorrendo all'inverso il percorso onirico rientrando alla base si riprende conoscenza e il sogno finisce per lasciare un ottimo retrogusto, così come la voglia di riviverlo.
G. D. 31-12-2016