Antica Trattoria Del Reno Bologna

Cena tra quattro amici, decidiamo di provare ciascuno una cosa diversa per un totale di 4 antipasti, 1 primo, 3 secondi e 3 dolci e devo dire che ogni piatto è stato decisamente all'altezza delle

Quando purtroppo mi trovo in deciso contrasto con la assoluta maggioranza di pareri che hanno giudicato la proposta di questo locale come eccellente e molto buona , mi devo chiedere fino in fondo se

Ospite di una coppia di amici ho cenato in questo bel ristorante carico di aspettative rimanendo purtroppo deluso , buono il servizio non male i piatti ma tutto molto normale nulla colpisce , peccato

Il nome di Antica Trattoria farebbe presupporre una proposta nella tradizione di territorio: nulla di tutto cio'.Piatti proposti proposti con nomi da "effetto" ma con qualita' che nulla ha a che fare con la vera proposta della cucina bolognese.

Ho faticato a digerire, cosa che non mi capita quasi mai

Sehr abgelegene Lage. War gut, eher eine kleine Auswahl an Gerichten..

Sarebbero 4 stelline e mezzo per via del cameriere giovane. Un pò maldestro (mi ha rovesciato il sangua della black hangus sul maglione) oltre che poco attento. Locale molto accogliente ed elegante. I piatti, a partire dagli antipasti sono tutti particolari ed incentrati sulla cottura con bbq e smoked. Top i tortelloni con maiale sfilacciato e le tagliatella al ragù di bufalo. Così come la black hangus da 1 Kg. Agnello molto particolare. Contorni degni. Poco varia la carta dei vini ma in allestimento dicono. Un posto top per chi ama questo tipo di cottura particolare, un esplosione di sapori.

Prima volta ,location carina e particolare.. Piatti ottimi, antipasti e secondi particolari. Carne ottima!!! Da consigliare ????

Tutto molto buono e servizio ottimo. Non riesco a trovare difetti....

Cena ottima e personale assolutamente squisito. Forse un pelo sopra la media nei prezzi (causa forse per dei ricarichi sui vini non proprio modesti), ma in definitiva esperienza positiva. Dog friendly - parcheggio comodo.

Sono rimasto affascinato dalla degustazione dello chef. Piatti mai banali ci hanno accompagnato per un percorso davvero interessante e sorprendente. Scoprire sapori e odori rimanendo affascinati dall'aspetto del piatto ha reso questa cena indimenticabile. Ciò che sarà davvero difficile dimenticare è l'antipasto di tonno e il secondo a base di cervo... Vi consiglio di provare anche voi questa che definisco un'esperienza culinaria...

Partiamo dalla sola nota negativa: la location esterna... l'adiacenza al cementificio Valli Zabban e la veranda esterna in "abbandono invernale" non rendono giustizia al resto. L'interno è gradevole, anche se la saletta dove ho mangiato è senza finestre il che la rende un pochino angusta. Ma veniamo ai tanti aspetti positivi: il personale di sala, eccezionalmente gentile e professionale (è raro trovare un staff così valido). Poi la cucina: si osa e si accostano sapori anche prendendosi dei rischi, il che fa onore allo chef e alla sua squadra. Il menu di degustazione vuol dire raccogliere la sfida e farsi accompagnare in un viaggio sensoriale. Degni di nota: la battuta di cervo servita in affumicatura ed i tortellini in ristretto di faraona con tartufo nero e caviale di lambrusco. Notevole!

Semplicemente uno dei migliori ristoranti in cui abbia mai mangiato. Menu degustazione a base di carne (45 euro), composto da 3 assaggi di antipasti, 2 di primi, un secondo e un dessert. Personale professionale e preparato su piatti ed ingredienti, presentazione visivamente invitante, contrasti inaspettati di sapori Tre Antipasti di sapore progressivamente più intenso (e ottimo) Due ottimi primi assai diversi (per uno dei quali segue descrizione accurata) Un secondo di carne originale e cotto benissimo (il piatto si chiama "Nicola", vi invito a provarlo, sarà una sorpresa) Tra tutti i piatti, una citazione è doverosa, e ovviamente si tratta della variazione di tortellini per i quali lo chef è stato premiato: cotti in acqua e poi passati in padella con burro al profumo tartufo, presentati in brodo ristretto faraona e guarniti da "perle" di lambrusco... non c'è bisogno di ricorrere a metafore roboanti, mi limito a dire che erano "da leccare il piatto"! Un insieme straordinario, è possibile sentire ogni singolo sapore. Il vino è stato un Ansonica Cataldo Calabretta, mai provato prima e che si è rivelato un ottimo consiglio. Conto da 115 euro in due, adeguato alle meraviglie assaporate.