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Le imprevedibili strade del gusto -
Mai stati a...
Le imprevedibili strade del gusto -
Mai stati a riflettere che tutte le strade che arrivavano a Roma, un giorno ci avrebbero risucchiati. E avvenne quando eleggemmo a nostro ottimistico lontano quel poco mattone di Urbino. Ma i Torricini, non offrendo oltre il poco, ci spingevano spesso ad altri lontani. E così, per Forlì, capitammo in un?imprevista placida Lugo.
Tra altre sorprese, ci affezionammo a un paio di trattorie che si pongono ai vertici di modi distanti, ma complementari, di appagare un buon o un bell'appetito con sapori e sapienze diversamente lodevoli. Delle due vocazioni qui tratteremo la più ricercata, ché la sobria la complimentammo altrove.
I ristoranti solitamente si scelgono o ce li fanno scegliere. L?Antica Trattoria del Teatro ci scelse lei di giustezza. Con gli interni caldi e pacati, il tovagliato color zucca, il noce degli arredi, le sedute in paglia di giunco. Ma qui meno che mai vale quell?insopportabile espressione ?ottima location!? perché questo non è set da GF ma un'applicazione armoniosa di personale sensibilità ? rara a trovarsi sotto le altrove mentite insegne di antica trattoria all?italiana.
L?accoglienza misurata e colloquiale del Signor Daniele e la cordiale operosità della Signora Fiorella garantiscono al primo sguardo che gli stimoli promessi non resteranno sulla carta.
Tutto il contorno inclina, senza inopportuna ricercatezza, alle proposte tradizionali e rivisitanti della valente Cuciniera e ci fa accomodare in un senso di misurata eleganza.
Parafrasando Pavarotti, qui chi sa cucinare cucina e chi sa mangiare mangia. Gli altri disquisiscano altrove. E tuttavia è da riflettere sul senso di due peculiari offerte della Trattoria. Il baccalà ? che qui non sta ad assecondare una moda, ma a protrarre la tradizione. I caffè - che con la loro ricca collezione non sono una curiosaggine aggiuntiva, ma un arrivederci attento al cliente e su misura.
Tra questi aromi è disdicevole smuovere l'afrore pecuniario. Ma anche dal sito ufficiale s'apprezza come alle proposte, pur di raffinata composizione, non possa imputarsi immodestia alcuna.
Noi non siamo frequentatori abituali di questi tavoli, ma ospiti affezionati e riconoscenti a una cucina elegantemente familiare. Tra le saltuarie occasioni resta lontana, memorabile e irripetibile la verticale della allora neonata pasta Latini, ritenuta a quel tempo prima in Italia. Piccola faticata creatura che i titolari vennero a illustrare da Osimo e che poi una smania d?impresa compromise, debilitandone lo sviluppo.
Ma a Sir Daniel devo un?ulteriore riconoscenza. Fu lui ad allungare le mie radici fin qua, allorché confidò come il mio cognome ? col suo etimo avicolo ? fosse perfettamente di casa in queste plaghe. Del resto i remiganti miei omonimi dovevano ben essere accolti nelle paludi ravennati oggi redente.
Proprio vero: quanti giri fa una boccia! Grazie, da D e C.
cesare lodolini 04-03-2018