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Per una campana come me, emiliana d'adozione,...
Per una campana come me, emiliana d'adozione, mangiare qui è stato come un tuffo nell'infanzia. A partire dal tagliere di formaggi e salumi misti, perle di un terreno complesso e affascinante, passando per la pasta fatta in casa, dove il sugo aveva il profumo di quello di mia nonna, avanzando per la salsiccia e le patate, piatto della festa, concludendo con un dolce alle castagne, degne di quei boschi. I camerieri sempre pronti a raccontare la storia dietro ogni piatto e la vendita diretta di prodotti locali.
Insomma, la tradizione la fa da padrona e per questo è da provare.
Chiara Leo 10-08-2017