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"Mc Donalds o Cinese? Questo è il dilemma"
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"Mc Donalds o Cinese? Questo è il dilemma"
Il cielo era grigio come la fuliggine sul Tamigi a novembre, nebbia smog e polveri sottili assediavano la città. Queste condizioni meteorologiche condizionavano fortemente la mia inconsapevolezza fanciullesca, ignara di ciò che il futuro le avrebbe prospettato. Nel tragitto verso la mia dimora, la mia nobile matrona dal palato sopraffino, che non aveva alcuna intenzione di sporcarsi le mani in cucina, mi propose di cenare ad un lussuoso ristornate( non per niente cucinare il sabato sera è da poveri.)
E fu così che la fatidica proposta, ontologicamente intesa, mi lasciò sbigottito: Per Dinci Bacco, dissi tra me e me, ma le parole che vennero fuori dalla mia bocca furono:" MA IO CHE C**** NE SO?!?!?"
La mia matrona mi chiese:" Pensaci su e mandami un messaggio" e mi lasciò solo, con una questione aperta. Ma io ero solo un bambino di 9 anni, non ero ancora in grado di elaborare un concetto così elevato.
Decidere era arduo, necessitavo di un supporto: la mia bellissima svapo, che guarda caso quel giorno non voleva funzionare. Così mi girai verso il finestrino mentre riflettevo sul mondo degradato che mi circondava.
Dopo lunghi minuti di profonda riflessione capii che era il caso di tirare a sorte, non era possibile giungere ad una conclusione.
La scelta ricadde sul Mc Donalds: la mie aspettative erano piuttosto alte, solo la Napoli di Ambrogio sarebbe stata in grado di risollevarmi. Ma tutti sanno che la Napoli di Ambrogio esiste solo a livello concettuale, e non materiale (approfondiremo questo concetto nei capitoli successivi).
Entrai in questo magico luogo, pullulava di genti dalle piu' disparate condizioni sociali, assomigliava vagamente al mattatoio di Lamezia Terme. Ordinai un happy meal, ma non fu un pasto felice. L'hamburger era secco, ed insapore, annegato in misteriosi intingoli. Consumato il mio pasto mi diressi verso la toilette, avendo cura di gettare lo scontrino.
Le porte erano blindate, per entrare era necessario il codice scritto nello scontrino. Così mi diressi verso la cassa, dove mi costrinsero a riacquistare un nuovo prodotto, il più economico dei quali era una bottiglietta d'acqua da 2 euro. Tutto ciò era assurdo, vomitevole direi. Rapporto qualità\prezzo inesistente, persino quello della Frejus Card era superiore. Un'esperienza da dimenticare, una giornata da dimenticare, avevo capito che il Cinese era la scelta giusta. Ma è anche vero che sbagliando si impara.......
andro barone 02-11-2017