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In sintesi una cucina moderna con piatti...
In sintesi una cucina moderna con piatti particolari, non sempre perfetti ma che vale la pena seguire.
Il Locale é moderno con un arredamento un po' contrastante tra sedie con lo schienale in lungo e i quadretti con le foto dei piatti che sono meno 'professional' di quanto mi sarei aspettato. Bella la bottiglia dell'acqua ma l'acciaio del cestino del pane è un po' troppo cheap. Alla fine, complice il fatto che era deserto quella sera, mi é sembrato un po' freddino.
Sono partito con un vino al calice servito da una bottiglia che era decisamente aperta da qualche giorno e il cameriere me lo ha onestamente e apprezzabilmente confermato offrendosi di aprirmene una nuova.
Servizio veloce, ettecredo, ero solo! Pane fatto da loro e si vede, ma apprezzo lo sforzo.
Ho chiesto al cameriere le cose piú particolari del locale. Mi ha saggiamente indirizzato verso quelle pú care ritornando a forza sul pescato del giorno cotto al sale col timo ma io non lo ho trovato abbastanza particolare.
Ho scelto una piovra con fonduta di bufala e taggiasche (14 euro). Un po' gommosa considerando che mi era stata decantata l'amabilità della cottura a bassa temperatura (roner?) e insipida, bravo il cameriere che ha saputo ben gestire la mia osservazione spiegandomi che la piovra nostrana é piú callosa.
Carbonara rivisitata con crema di caprino e rosso affumicato grattugiato (11 euro) Un po' troppo sapida ma apprezzabile.
I dolcetti sono decisamente cari. Per essere il solito tortino dal cuore caldo 8 euro sono tantini.
Alla fine, antipasto di piovra, carbonara, millefoglie d'arlette, acqua e calice 39 euro. A parte il vino (3,5 euro di un modesto sauvignon) ho trovato tutto un po' caro, compresi quei 3 euro di coperto.
mattia dian 21-05-2016