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Erano mesi che il mio personal trainer me ne...
Erano mesi che il mio personal trainer me ne parlava facendomi dimenticare i propositi con cui vado in palestra ogni giorno.
Alla fine decidiamo di andare nonostante gli svariati km di distanza.
Il locale non è gigantesco come molti altri all you can eat, anzi pur avendo un discreto numero di coperti rimane comunque quel discreto sentore di "questo ristorante non è per tutti" complici anche la ricercatezza dell'arredamento e la presenza di bottiglie di vino "pregiato" alle pareti.
C'è un parcheggio non gigante ma che ospita abbastanza macchine per un buon numero di clienti.
La formula all you can eat prevede la scelta da una lista letteralmente smisurata di piatti, decisamente più giapponesi che cinesi, e la trascrizione su un blocco ordinazioni professionale con doppio foglio in modo che la trascrizione rimanga al tavolo per un check dei piatti che arrivano.
Il servizio è, direi, troppo veloce anche se vista la fame che avevamo non è un difetto.
Per lo meno gli antipasti arrivano prima della valanga di piatti principali, che arrivano ad una frequenza allarmante occupando piano piano l'intero tavolo, forzandoti a spazzolare un nighiri dietro l'altro.
I piatti sono classicamente giapponesi, minimal ma ricercati nelle forme e nelle varietà, addirittura offrono degli uramaki con sottili fette di Mango che non ho però avuto il piacere di assaggiare.
22? per un all you can eat è decisamente al di sopra della media, ma la raffinatezza del posto a mio parere li vale.
Consigliatissimo almeno una volta per ogni amante del sushi che si rispetti.
Edo Berton 05-12-2017