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QUEL NONSOCHE'
Frequentiamo questo ristorante dal...
QUEL NONSOCHE'
Frequentiamo questo ristorante dal giorno della sua apertura alcuni anni fa, quando di nome faceva "Momà", vuoi perchè vicino a casa (allora) vuoi per i prezzi e il buon livello di qualità del servizio e della cucina che, negli anni, sono rimasti stabili.
Accettabile la carta dei vini, pur se pensiamo sia migliorabile in qualità e varietà, mentre fra i piatti alla carta apprezziamo in special modo i flambé, rifiniti in sala davanti ai clienti in modo assai coreografico. Soluzione d'antan, forse, ma sempre attuale e godibile per chi ama i dettagli e il rapporto diretto con il cameriere la cui figura, per chi non ne fosse a conoscenza, dopo apposito concorso nazionale indetto fra gli studenti delle scuole alberghiere ha assunto ufficialmente la denominazione di "convivier".
Per tipologia di servizio e disposizione delle tre sale (due, tra cui una defilata, sono di ridotte dimensioni), riteniamo il locale adatto soprattutto a cene in famiglia o per gruppi ristretti di amici; l'ambiente è dotato di spazi confortevoli, curati, di sobria eleganza e si fa apprezzare per una certa qual atmosfera grazie alla luce ben distribuita che illumina la sala principale, posta di fronte all'entrata e visibile dall'esterno.
Vale una serata piacevole anche se, a nostro avviso, manca quel "quid", quel nonsoché di singolare, evoluto o geniale che faccia di un buon ristorante come Vany un "must", un luogo imprescindibile in cui Satar, integrato e impeccabile convivier tunisino, disponga da par suo il proprio cuore di VANYglia... sul carrello dei dolci!
Claudio e Fulvia
Claudio Buttura 01-04-2016