Soul Kitchen Torino

la verità! Quando mandato ti portiamo in un ristorante vegano, ho detto o no o o?? invece piacevolmente smentito è un posto fantastico con cucina STRATOSFERICA. ANTIPASTO PIRIMO E SECONDO DOLCE

Sono stato a pranzo in settimana.Scelta dei piatti piu' limitata rispetto alla cena ma comunque varia.I piatti sono curati,piacevoli alla vista,all'olfatto e al gusto. Il personale è

Abbiamo dovuto aspettare le 19/30 per entrare stiamo stati i primi locazion particolare. ..con il minimo enfatizzare i difetti e farli sembrare pregi. Locale caldo. Alla inizio entrerà antipasto e

Dopo aver letto le brillanti recensioni, ci siamo recati presso questo ristorante all'ultimo (dato che eravamo in giro per Torino senza un programma) e quindi non avevamo prenotato. Il personale, giovani ragazzi molto gentili e professionali, sono stati comunque in grado di trovarci un posto. Abbiamo preso due primi, due secondi, un dolce e un paio di birre artigianali, tutto davvero eccellente, una proposta veg davvero creativa, gustosa e anche ben presentata. Mi aspettavo di spendere un salasso, invece abbiamo speso circa 25 euro a testa che,con quello che abbiam mangiato, non è tanto. Consigliatissimo, dovessi ripassare per Torino ci tornerò.

Questa è la seconda volta che ho pranzato al Soul Kitchen. Di sicuro ci sarà anche la terza! Io e la mia amica abbiamo provato antipasto crudista di crakers di semi e pomodori secchi con formaggio di frutta secca da applausi. Abbiamo proseguito con primo secondo e dolce deliziosi. Segnalo l'ottima birra analcolica: la migliore che abbia mai provato finora. Locale accogliente, personale gentile e conto onesto. Meglio prenotare.

Cucina vegana e crudista di alto livello, con piatti anche molto elaborati e presentati in modo originale. Ambiente in stile rustico. A volte ho trovato dei piatti veramente originali, con accostamenti di gusto particolari e indovinati. Altre volte combinazioni più semplici, ma sempre buone. Non ho messo il massimo di valutazione perché in alcuni casi alcuni piatti sono veramente striminziti. Certo uno non si aspetta il "piattone" da trattoria, ma nemmeno un cucchiaino di cibo. I prezzi variano da 8 a 18? circa piatto.

Adoro Soul Kitchen, che ogni volta mi stupisce. La cucina a vista è il pezzo centrale del locale, arredato con sedie e tavoli di recupero: un'atmosfera fantastica. Il menu, sempre diverso, è molto interessante, e tutto ciò che abbiamo provato è sempre stato delizioso. Il personale è supergentile e molto disponibile. Una tappa imperdibile a Vanchiglia

Essenzialmente la cucina vegana, che rappresenta l'origine della nostra alimentazione, dovrebbe essere assai semplice. Interessante quindi un tipo di nouvelle cuicine, porzioni modeste in piatti grandi con accenni di cucina molecolare tipo quattro molecole di gel di limone che resistevano alla forza di gravità, appese in un lato dell'enorme piatto fondo. Qualcuno avrebbe dovuto insegnarci anche come si auticondiscono le tagliatelle ai funghi con codesti nei gialli su di un lato del piatto! Gli accostamenti balzani tipo mezzi waffels semicrudi, neri e plasticosi, in piedi in mezzo alle poche verdure seppur di qualità che componevano il creativo antipasto, ci impongono un'altrettanto sforzo creativo nel decidere da dove iniziare. In questo locale si ordina una bruschetta con verdure, ma arrivano due crecker sovrapposti, dai quali, una volta dato un morso, ricadono nel piatto le pochissime verdure che tronfiamente vi erano state adagiate. In ogni caso, piatti pretenziosi come chi ci ha accolto e come il locale, fintamente modesto coi suoi mobili riciclati e i suoi arredi che denunciano una finta povertà: nulla di più offensivo. Perché appunto lasciare i tavoli in quelle pessime condizioni, con le gambe mezzo mangiate, piccole parti mancanti, mentre il colore delle mura invoca sporcizia, infiltrazioni, un finto mezzo secolo dal quale non si dà una rinfrescata? Insomma un locale che offre, a prezzi salati, una creatività ridicola ed una cucina mediocrissima. Il sussiego di chi poi ci ha accolto ha cercato di impreziosire il locale, non assicurandoci un posto, ed eravamo solo in due! Ha quindi farfugliato di un vero problema inerente l'attesa di diciotto persone, ma arrivati lì, il locale era semivuoto, e tuttavia abbiamo in piedi sperato che i complessi calcoli, sempre farfugliando, sul deve arrangiare un posto per noi, riuscissero a farci finalmente sedere ed iniziare il pranzo. Terminato di consumare le molecole impiattate, siamo usciti dall'ancora semivuoto locale.