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Una palermitanità radicale e autentica, che si...
Una palermitanità radicale e autentica, che si vorrebbe trovare in qualsiasi osteria ma troppo spesso è dimenticata, rieducata, industrializzata. Spaghetti nero di seppia e finocchietto, Margherite alla cerdese (broccoli, carciofi, borragine, caciocavallo) e antipasto misto dei Cascinari (panelle, crocché, verdure panate, filetti di triglia fritti in farina di mandorle, bollito all'insalata con pomodorini, olive e acciughe). Non capita spesso, ma i secondi piatti di una trattoria sono più stuzzicanti e significativi dei primi; e meritano la ribalta. Baccalà "a sfincione" (infornato con salsa di pomodoro, cipolla, capperi, pangrattato e caciocavallo) da mettersi a urlare nudi per strada, "falsomagro" (rollé di vitello ripieno di carne trita, pecorino e uova sode, e cotto nel sugo di pomodoro con i piselli) altrettanto. Il menu cambia sovente, i pani sono prodotti in casa con grani antichi siciliani. Ricette arcaiche e ingredienti smarriti per un archetipo di trattoria cristallizzato nella memoria collettiva.
Giovanni Puglisi 11-01-2018