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Esperienza insipida.
Mi sono recato presso il...
Esperienza insipida.
Mi sono recato presso il locale una sera a cena con la mia ragazza.
Il locale ci è consigliato tra le storiche trattorie veronesi.
Devo ahimè constatare che l'esperienza è stata nettamente sotto le aspettative.
Antipasto tagliere salumi: portata abbondante con selezione di salumi che spazia dallo speck tirolese, finocchiona toscana, porchetta romana, prosciutto crudo di varie parti d'Italia. Insomma molta confusione. Abbiamo optato per una selezione non della zona, abbiamo trovata una media qualità nel complesso sufficientemente anonima come portata.
Primo Piatto: risotto al piccione nostrano con cipolla caramellata. Direi un buon piatto, piccione buono e cottura ottima. Neo del piatto troppo unto.
Secondo: tagliata di manzo e brasato all'amarone. Purtroppo abbiamo dovuto rimandare indietro il brasato perché freddo e duro (difficile persino da tagliare), cosa inconcepibile per un brasato. Rimandato indietro hanno rimediato portandone un altro evidentemente bollente e fumante tant'è che abbiamo dovuto procedere con attenzione ed aspettare per mangiarlo. La tagliata anch'essa appena sufficiente nulla di speciale.
Conto: 170? per quanto elencato con in aggiunta una burrata in due (freschissima), bottiglia di vino (35 euro) e caffè.
Direi che nel complesso la spesa non vale l'esperienza.
In conclusione devo fare un appunto:
i posti a sedere sono particolarmente stretti e in alcuni casi non c'è sufficiente spazio dal tavolo affianco o dietro.
Inoltre è spiacevole come i camerieri, al vedere il vino avanzato dal tavolo affianco al nostro (amarone di primissimo livello), si siano lanciati occhiatacce tra di loro (con tanto di foto della bottiglia con i cellulari e lettura del prezzo dalla carta vini a voce alta ) e prepararsi i bicchieri dietro al banco per dividersi l'avanzo.
Andrea Merlo 30-01-2018